Questioni di …..leader!

 

Il leader democratico si sforza di governare con il consenso. Fa riunioni in cui tutti riescono ad esprimersi e dove imparano a collaborare. Lascia emergere i dissensi, poi li attenua, li compone. Conosce personalmente tutti, tiene rapporti personali con tutti. Si appoggia ai più disinteressati per controllare quelli più avidi. A poco a poco seleziona i più capaci.

I leaders autoritari, invece, appena possono, non riuniscono più gli organi collegiali. Non perdono più tempo a convincere e a spiegare. Accentrano nelle proprie mani tutte le decisioni. Si circondano di persone che ubbidiscono prontamente…….eliminata ogni critica, si convincono di essere sempre nel giusto…..

E’ impressionante vedere come anche le persone più intelligenti, più capaci, quando raggiungono una posizione di potere indiscussa, tendono a dimenticare il metodo del consenso e propendono per quello autoritario. Perché prendere le decisioni da soli è più semplice, rapido, meno faticoso. Considerando tutti gli altri soltanto dei mezzi, il despota si convince, inoltre, che tutto il merito è suo e si sente più grande, più in alto, un essere superiore.

In realtà, ogni grande intrapresa è sempre un’opera collettiva che riesce tanto meglio quanto più numerose sono le intelligenze che collaborano, gli occhi che vigilano, le informazioni che circolano, quanto più forte è la motivazione di tutti verso la meta. Il leader indirizza, guida, stimola questo processo, ma ne è lui stesso parte, espressione. Se dimentica di esserne una componente, di svolgere una funzione, per quanto elevata, perde il contatto con la realtà e, quindi, la ragione. (F. Alberoni- L’ottimismo-Rizzoli 1994)

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