Pensione

 

E finalmente arriva, dopo averla  tanto sognata.

Quel  lavoro -che ha riempito  ogni istante della tua vita-  di carte da sistemare, di circolari da divulgare, di  utenza  cui dare  non solo garbato ascolto ma anche  risposte adeguate, di  direttori e dirigenti che esigono  prestazioni   sempre più performanti, in un attimo si dissolve.

Del tempo trascorso in ufficio  ti rimarrà molto di più, perché per fortuna, la scuola è soprattutto altro: una palestra di incontro e di dialogo, di sorriso e di accoglienza,  in cui allenarsi quotidianamente alla socialità consapevole, allo scambio di opinioni, all’esercizio del sentirsi gruppo, alla bellezza del vivere insieme.

E’ questo l’unico patrimonio che ti porti dentro quando  smetti di lavorare e decidi di andare  alla ricerca di nuovi spazi e nuovi orizzonti  di senso. In fondo, la pensione va vissuta così, come una pausa-caffè senza fine, con la mente protesa a realizzare i sogni più belli, che sono rimasti-fino ad ora- sospesi a mezz’aria. Perché, ricordiamolo, è la pensione che mantiene giovani, non il lavoro. Auguri  a me di lunga vita e soddisfazioni

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