Otium

 

Non v’ha cosa che pesi men della penna, né che più di quella diletti: gli altri piaceri svaniscono, e dilettando fan male; la penna stretta fra le dita dà piacere, posata dà compiacenza, e torna utile non a quegli soltanto che di lei si valse, ma ad altri ancora e spesso a molti che son lontani, e talvolta anche a quelli che nasceranno dopo mille anni.

Francesco Petrarca, Epistole, 1325/74

 Non più l’aspetto ordinario di una circolare scritta a computer e firmata virtualmente, ma l’intimità tra te e quello che pensi, senza intermediazioni.

Il tempo, di cui ti riappropri, ti darà nuovo vigore  ed inattese emozioni.

Gli auguri più sinceri  di un sereno “otium”.

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