Le cose difficili

 

Cari bambini,

ogni anno in occasione delle festività religiose è mia abitudine inviare gli auguri a tutta la comunità scolastica.

Questa volta ho deciso di rivolgermi a voi direttamente per dedicarvi questa  bella poesia di  Gianni Rodari (Parole per Giocare -1979)

L’educazione  è una meravigliosa avventura  ma, come tutte le avventure,  è piena di insidie e difficoltà.

Come è possibile-vi chiederete- parlare al sordo e  mostrare la rosa al cieco?

La scuola vi impegna a fare  molte cose difficili, ma per imparare a parlare al sordo e a mostrare la rosa al cieco non vi basteranno  le conoscenze e le abilità.

E– poi– come si fa ad imparare a liberare gli schiavi che si credono liberi?

E’ difficile rispondere, così come è  difficile costruire una società più giusta e solidale.

Gli adulti  sembrano avere sempre cose più importanti da fare.

Allora bambini  dovete diventare attori, voi stessi, del cambiamento.

Per farlo è necessario  che  cominciate a “mettere le mani” nelle cose, senza fermarvi di fronte  agli ostacoli, che, in fondo, sono le  cose difficili di cui parla la  poesia.

Questo atteggiamento vi servirà a non subire il mondo così com’è, a immaginarlo diverso, vi preparerà a intervenire nelle cose per  capirle meglio  e cambiarle, se vorrete.

E vedrete che, nell’intrecciarsi di ruoli e relazioni, nascerà dentro  di voi la voglia di capire gli altri, di pensare agli altri, di essere solidali con gli altri, di essere liberi per gli altri.

In questo esercizio di cittadinanza dovrete abituarvi a rivolgervi alle persone con il linguaggio del cuore, dell’amore, del rispetto, della solidarietà.

Queste sono cose veramente difficili da imparare. Non sarà uno scherzo, per nessuno di voi. Ma ce la potrete fare.

A Pasqua, festa che indica passaggio alla nuova vita, provate a gettare lo sguardo  verso l’orizzonte del  “non ancora”. Impegnatevi a realizzare quello che  ancora non c’è, ma potrà “esserci”. Un mondo in cui  tutti i  bambini  possano sognare, sperare e avere l’opportunità di imparare tante, ma tante, cose difficili. Come fate voi.

Noi adulti  vi saremo accanto, ma un po’ meno distratti.  Promesso!

 

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