Pietrabbondante

 

Domenica 24 marzo, baciati dal primo sole di primavera, abbiamo raggiunto la località di Calcatello, poco distante dal paese di Pietrabbondante, situata nel cuore del Sannio pentro, in provincia di Isernia, per ammirare  le interessanti testimonianze di vita  dei nostri antenati vissuti qui a partire dal V secolo a. C. e conservare  memoria delle nostre radici.

 

Qui  si trova il più importante luogo di culto dello Stato sannitico giunto fino a noi, in una posizione fortemente scenografica, sul versante meridionale del monte Saraceno a circa mille metri di altitudine. Da questa bellissima visuale abbiamo potuto allungare lo sguardo sulla Valle del Trigno e sui paesi arroccati lungo il suo percorso.

 

Questa è la ricostruzione di come fosse il sito nel periodo di massimo splendore, destinato sia  al culto  che ad attività istituzionali:  nel grande tempio si svolgevano riti religiosi, nel teatro si riuniva il Senato per adottare le deliberazioni dello Stato. Si tratta della più importante testimonianza, costruita su un terrapieno artificiale alla fine del II-inizi del I secolo a.C. secondo lo schema tipico dell’età ellenistica, in buona parte mediato dall’ambiente campano e latino.

Gli ultimi scavi risalenti al 2002 hanno portato alla luce  l’importante domus publica sul versante occidentale del complesso tempio B-teatro. Si tratta di  una residenza con una funzione pubblica e sacrale, sia perché comunicava direttamente con l’area del tempio, sia perché il portico annesso era utilizzato per lo svolgimento di attività religiose nonché come deposito di offerte votive.

Il santuario con tutte le sue pertinenze è stato di proprietà  della famiglia dei Socellii, fino a quando, in conseguenza della guerra sociale, l’area sacra venne confiscata e ceduta ai privati. Una volta cessato il culto, gli edifici vennero abbandonati. Un evento violento, probabilmente il terremoto del 346 d.C. ha fatto il resto, provocandone la distruzione parziale.

Camminare sul terreno, ripercorrendo lo stesso cammino degli avi, è stato un momento magico. Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente. Mentre sei lì, provi ad immaginare storie di vita di allora e cerchi di trovare legami con la tua esistenza di oggi.  Siamo tutti figli del passato e sappiamo che la nostra storia sannita comincia qui, tra queste pietre scolpite o  nude, ammuffite o crollate. Se solo potessero parlare, sarebbe tutto più facile. Invece siamo chiamati a   interpretare segni e testimonianze,  a studiare fonti e  documenti, mettendo in moto curiosità ed interesse. Perchè non c’è futuro, se  volti le spalle al passato.

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