Lì 05/12/2012
Ho letto da qualche minuto in Posta Elettronica l’invito a firma dell’Assessore all’Istruzione della Provincia di Benevento, dott.ssa Annachiara Palmieri, avente per oggetto: Convocazione della Commissione d’Ambito Territoriale, ai sensi dell’art 6 degli Indirizzi per la programmazione dell’offerta formativa e l’organizzazione della rete scolastica 2013/14 –DGR 669/12
Mi sono detta: si ricomincia.
Ed ho ripensato al 14 settembre 2011 quando a Villa dei Papi sempre l’Assessore Palmieri ci convocò per avviare il confronto sul Piano di dimensionamento della rete scolastica, che avrebbe ridisegnato, una volta approvato dalla Regione Campania, il volto delle nostre Istituzioni Scolastiche a partire dal 01 settembre 2012.
In quella prima riunione con orgoglio la Dott.ssa Palmieri rivendicò la propria disponibilità a ben operare, ascoltando tutte le parti in causa:
“…Sono certa –disse– che tutti i Sindaci, tutti gli operatori della Scuola, le Istituzioni collaboreranno per individuare la migliore soluzione possibile per il Sannio nel rispetto della normativa, sia da un punto di vista territoriale, ma soprattutto da un punto di vista funzionale per l’utenza, cioè per i nostri giovani. E’ opportuno sottolineare che quando parliamo di “riduzione del dimensionamento scolastico” non parliamo di soppressione di plessi, ma di una riorganizzazione amministrativa, quindi di dirigenze e di uffici di supporto amministrativo. E’ lì che infatti interviene la nuova normativa”.
Anche il Dirigente dell’U.S.P. dott. Angelo Marcucci, presente all’incontro, volle lanciare un messaggio rassicurante “ Gli alunni devono vivere la loro stagione in modo positivo, perché i problemi del dimensionamento rientrano in una capacità organizzativa delle Scuole finalizzata ad ottimizzare quello che c’è in funzione di un’azione pedagogica positiva: i tagli dunque non sminuiscono le potenzialità in termini di offerta formativa, ma vogliono migliorare l’organizzazione al fine di renderla più efficace e funzionale. L’offerta formativa e l’azione pedagogica della scuola saranno pari se non superiori al passato.”
Eravamo tutti ottimisti in quella riunione, rassicurati dalle belle parole dei decisori politici, cui erano demandate le scelte per la mappatura delle Scuole della provincia di Benevento, credendo che avrebbero fatto il possibile per salvaguardare le specificità del nostro territorio nel pieno rispetto delle regole.
Chi scrive sta pagando sulla propria pelle le conseguenze di alcune di quelle scelte e non lo fa per spirito di polemica, ma perché possa essere evitato un altro disastro.
Quel Piano di dimensionamento che avrebbe dovuto, in teoria, rendere le scuole più efficienti e funzionali è fallito miseramente in quelle Scuole che da settembre 2012 non hanno più la figura del Dirigente scolastico titolare. Come può una Istituzione scolastica funzionare meglio se il Dirigente Scolastico deve sostenere l’onere di lavorare su due Scuole distanti anche 100 Km tra loro. E che, solo per un concorso di cause ( ruolo provinciale ed esubero del profilo), nella piccola provincia di Benevento, ma solo qui, non deve dividere il DSGA con un’altra Scuola?
Porto ad esempio la mia esperienza devastante, che sto vivendo, a partire dall’11 settembre 2012, tra la Scuola di San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento e l’87° Circolo Didattico Don Guanella a Napoli- Scampìa (avete presente-vero-di che sto parlando?). I Dirigenti dell’VIII Municipalità di Napoli hanno scritto al Ministro, tra l’altro, queste testuali parole: .
…..Accade così che la reggenza dell’87° Circolo Didattico – Don Guanella – viene affidata alla dirigente Cirocco Gabriella, la cui primaria sede di servizio è situata a San Giorgio del Sannio, distante 120 Km da Scampia, per cui certamente non sarà assicurata la quotidiana presenza del Dirigente, presenza, che nella scuola dell’autonomia, è requisito fondamentale per un’efficace gestione. …… Nelle scuole di frontiera, come è per Scampia, i presìdi della legalità, debbono poter funzionare al meglio in ogni momento…..Il Dirigente di S. Giorgio del Sannio, anche se armato delle migliori intenzioni, potrà assicurare solo sporadicamente la propria presenza fisica presso il Don Guanella, lasciando quindi nelle mani di collaboratori, certamente esperti, la concreta gestione della struttura e del personale, anche nei momenti di criticità, senza il conforto dell’esperienza e delle prerogative della funzione dirigenziale.”
Io mi permetto di aggiungere che non solo le scuole di frontiera, ma tutte le scuole debbano avere il diritto di poter funzionare al meglio. Così non è, purtroppo.
Sono certa che l’Assessore alla Cultura della Provincia di Benevento sappia che le Scuole con più di 500 alunni ma con meno di 600 non hanno più un dirigente scolastico titolare . Sono più che sicura che la dott.ssa Palmieri sappia che da questa Provincia 7 Dirigenti “vittime del dimensionamento ” vanno a lavorare anche in quella di Salerno o Napoli.
Che-poi- lo facciano addirittura gratis è un’altra storia.
Chi ha permesso che tutto questo accadesse?
Lo ha ribadito fino alla noia, Assessore Palmieri, si ricorda? Le Scuole con più di 500 alunni non si toccano! Non sono soggette a dimensionamento! E’ ancora convinta della bontà di quella presa di posizione, anche quando la Legge di stabilità, la n. 183 del 12 novembre 2011, con una semplice sostituzione di parole: (la parola “500” è sostituita dalla seguente” 600” e la parola “300” è sostituita dalla seguente “400”) ha modificato i parametri sui quali stavate discutendo?
Il buon senso avrebbe voluto che tutti i decisori politici sindacali ed istituzionali si fossero fermati a riflettere, ad analizzare i nuovi numeri e riprogrammare, alla luce di questi, quanto fatto fino ad allora. Macchè. Avanti tutta.
Tra legislazione esclusiva e concorrente quel che è successo dopo, lo conosciamo.
Ed oggi si riparte. Con nuove linee guida, che chiedono un nuovo piano di allineamento. Mi auguro che questa volta si possa operare con logiche diverse.
Perché non potremo più tollerare gli scempi compiuti. Con 12 Istituzioni scolastiche sottodimensionate (alcune risultate tali addirittura dopo il processo di dimensionamento!) e tanti dirigenti “allo sbaraglio” .
Chiudo con le parole dell’Assessore Miraglia, pronunciate in seguito all’approvazione della riorganizzazione della rete scolastica per il 2012/13:
“E’ stata una scelta sofferta ma necessaria, perché la Campania ha un gap negativo da recuperare nei confronti delle altre regioni, che in passato hanno già fatto importanti operazioni di dimensionamento e riorganizzazione della rete scolastica….Convinti che tutti i processi possono essere perfettibili,…… ”.
Come vittima sacrificale, immolata sull’altare di scelte incompiute o mai avviate, permettetemi di auspicare un futuro di azioni finalmente congruenti con le logiche del buon funzionamento della cosa pubblica in generale e della rete scolastica in particolare.
Nel porgere l’auspicio di buon lavoro, colgo anche l’occasione, come ha scritto quell’alunno della scuola elementare di Arzano (Scampìa non è tanto lontana da lì!) in un suo tema, per augurare a me e agli altri colleghi “girovaghi” come me….
IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO!
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
dell’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN GIORGIO DEL SANNIO
(già DIREZIONE DIDATTICA STATALE di SAN GIORGIO DEL SANNIO)
e dell’ 87^ CIRCOLO DIDATTICO “DON GUANELLA” di NAPOLI
(ancora DIREZIONE DIDATTICA !!!???!!!)