Maestri si nasce o si diventa?
Lo capisci solo quando entri in contatto con i bambini e se riesci a captare nello sguardo magnetico dell’incontro quel principio di umanità che non si spegnerà più.
Continuerai a sentire le loro sensazioni, le loro solitudini, le loro malinconie, le loro rabbie, identiche alle tue.
E ti rispecchierai in loro.
E, come nella scuola che fu tua, ritroverai ferite da curare, lacrime da asciugare, sorrisi da gustare, inciampi da rialzare, ansie da calmare.
E sarai ginnasta dell’infanzia, timoniere di anime in viaggio, autista dei tempi vuoti, giudice senza codici.
Custodirai il clamore emotivo del successo e l’amarezza della sconfitta, che giocheranno con la tua coscienza impavida di profeta senza tempo.
Lo farai con la consapevolezza di avere tra le mani il testimone della perenne giovinezza.