Gatto quasi umano, buono, che comunica affetto, amico di tutti? Romeo!
Gatto cortese che, come un perfetto padrone di casa, aspetta l’ospite all’uscio per dargli il benvenuto, accompagnandolo addirittura al portone di sopra, salendo le scale di fretta per arrivare prima degli altri? Romeo!
Romeo, uno di noi, lì sul parapetto del balcone cominciavi a miagolare con l’acquolina in bocca quando annusavi l’odore del cibo in cottura per dirci: Ce n’è anche per me?
Romeo, uno di noi, che cominciavi a miagolare davanti al portone di casa non appena ascoltavi i nostri passi mattinieri, eri lì col sole e col freddo ad aspettare che qualcuno scendesse a darti il cibo.
Romeo, uno di noi, che seguivi il tuo padrone con passo felpato a distanza e, se lui si fermava, tu ti fermavi, se lui ripartiva, tu ripartivi, suscitando un sorriso amorevole in chi ti osservava.
Romeo, uno di noi, che marcavi il tuo territorio e guai se un altro gatto lo oltrepassava; la tua flemma si trasformava in istinto felino e non ce n’era per nessun altro gatto maschio.
Romeo, uno di noi, quando in lontananza riconoscevi il rumore del motore dell’auto in arrivo e, ovunque tu fossi, giù per la discesa per accoglierci a qualsiasi ora della notte, affiancando la nostra auto come una volante in servizio di scorta.
Romeo, uno di noi, sonnecchioso sotto un cespuglio quando le calure estive non davano tregua, ma, al calar della sera arrivavi a passo felpato in piscina per ricevere e dare effusioni di affetto.
Romeo, uno di noi, se ci vedevi mangiare uno yogurth aspettavi di poter leccare il vasetto, fino a pulirlo meglio di una lavastoviglie.
Romeo, amante delle scatole di ogni tipo in cui acciambellarsi.
Romeo, Romeo, Romeo, perché non ci sei più Romeo?
Sei riuscito a nascondere la fragilità dei tuoi anni, andandotene via in sordina, ma ti sei guadagnato un posto fisso nei nostri cuori.
Se esiste un aldilà dei gatti, tu sei lì di certo.
2 aprile 2025
