Il romanzo Inafferrabili orizzonti -tua“opera prima”- è un mirabile compendio di forza e fragilità della protagonista dal nome Vittoria, che mi piace immaginare sia stato scelto come sintesi di entrambi gli elementi.
E’ il palcoscenico delle vite in cui ciascuno di noi può ritrovarsi. Ne fa da sfondo Benevento, il nostro piccolo capoluogo di provincia, raccontata con magistrale accuratezza e garbo stilistico nelle sue bellezze storiche, architettoniche e naturali.
Sul palco, il racconto della quotidianità, che sembra avere sempre lo stesso ritmo, ma è invece scandita da accadimenti che ne alterano l’andamento; è qui che si snodano storie avvincenti e squarci di riflessioni profonde, nonché preziose divagazioni per conoscere e ri-conoscere luoghi e contesti, ma anche per capire il complicato vivere di oggi.
I personaggi diventano modelli per il lettore, che ha l’impressione di essere lì al centro del palco, di vivere la scena da protagonista, perché magari sta vivendo gli stessi chiaroscuri…
Il chiaro dell’etica che ti appartiene e ti guida verso scelte più che convinte, lo scuro che si fa macigno, ostacolo e ti costringe a deviare su sentieri inesplorati
Il chiaro degli amori scelti, lo scuro delle passioni nascoste
Il chiaro delle proprie convinzioni, lo scuro dell’inatteso che spariglia
Il chiaro delle emozioni, lo scuro dei sentimenti inesprimibili
il chiaro della forza, lo scuro della fragilità
E’ un palcoscenico variegato in cui, alle vite sociali e social precostituite, si mescolano partite da giocare in solitaria con le proprie coscienze.
Storie di vite ambivalenti, liquide, apparentemente solo convenzionali e stereotipate, ma che fanno trapelare tumulti interiori vibranti e sconvolgenti, quelli che lasciano i protagonisti in bilico, davanti ad un bivio a domandarsi …ed ora…che faccio?
Il romanzo è il suggello delle nostre vite ambigue, come la Dormiente del Sannio che ne rappresenta il canto migliore, con i suoi confini ben definiti solo al calar del sole.
Unica, come le nostre vite oscillanti, indeterminate e smarrite, imperfette ma sempre resilienti.
Grazie Teresa Simeone, per le emozioni che mi hai regalato e….continua a scrivere altre storie belle come questa
Con affetto e stima
1^ settembre 2023