“Il piccolo principe” è sempre una fonte di saggezza.
Ho ripensato a questa frase quando ho letto dai social la volontà di riprendere l’iniziativa della sfilata dei Carri di Carnevale a Ponte, in stand-by ormai da troppi anni. Credo che ciascuno di noi (io l’ho fatto!) sia andato a rovistare nei cassetti, alla ricerca di foto che documentassero la partecipazione a questo evento, ormai affidato alla memoria di un tempo andato. Chi non ha indugiato con un sorriso intriso di rimpianto, ripensando all’impegno per la realizzazione del carro nella propria zona, ai costumi, alle coreografie, alla sana rivalità tra i rioni partecipanti, alle cene improvvisate durante i lavori e, ancora, alle bizze del tempo, alla festa e all’allegria? Postando le foto, abbiamo postato anche quel senso di appartenenza alla nostra comunità, oggi più latente, l’orgoglio di un vissuto comune, ancor più gratificante perché laborioso, che ha reso importante il nostro Paese agli occhi dell’intera provincia e non solo. C’è stato bisogno solo di un “la” per risvegliare, con la nostalgia di una cosa bella e dispersa che avremmo potuto recuperare, il rinnovato afflato di comunità. Volere è potere. Quante navi hanno preso il largo, ieri! Tutte egualmente belle, perché sospinte in mare aperto dal vento favorevole di un’unica certezza, quella che si può ripartire da dove eravamo rimasti. E’ successo in una giornata di sole e di festa, a suon di musica, tra maschere e travestimenti, tra sorrisi, coriandoli e stelle filanti. Complimenti a tutti quelli che ci hanno creduto, fissando con gli sguardi orizzonti lontani e mete sempre più ambìte da conquistare.
Grazie davvero.