Bucce d’arance candite

Con gennaio ritorna la voglia di sapori autentici. E’ usanza ricevere in questo mese la visita dei parenti della provincia di Salerno, persone amabili e semplici, che arrivano con sporte di mandarini, arance e limoni, colti dal loro giardino della piccola frazione di Castel San Giorgio, precisamente Campo Manfoli, dove abitano da quando sono nati, in simbiosi con la natura, così generosa di frutti,  e con la gente del posto, poca ma tanto accogliente, nella sua semplicità. Si tocca con mano l’attaccamento alla propria terra ed ai valori della famiglia. Ma non ci meraviglia. Qui si vive con poco, con sacrificio e tanto tanto altruismo. La musica è il fattore aggregante, tra direttori d’orchestra e strumentisti nella banda del paese, che hanno trasformato la passione in lavoro. La musica apre menti e cuori ed è il collante di questa famiglia.

Ecco perchè bisogna far tesoro dei frutti: c’è nel donare tutto il loro mondo. Un mondo fatto di saggezza antica, di fraterna bontà, di  grande rispetto, di amore incondizionato.

Ecco perchè questi agrumi meritano un trattamento adeguato. E’ quello che ho fatto in questi giorni, quasi interamente dedicati alle conserve di  confettura di arance e alle scorzette di agrumi da utilizzare in primis per le pastiere a Pasqua.

Questa volta mi sono cimentata nella procedura delle scorzette d’arance candite, tipiche della costiera amalfitana, così buone da mangiare così o intrise nel cioccolato fondente. Il risultato è questo che potete vedere qui sotto. Il sapore no, ma vi dovete fidare. Squisite!!!!

 

Ingredienti:

800 gr di arance non trattate

1,600 kg di zucchero

1 l. di acqua

 

Procedimento:

Con un coltello ben affilato togliere la buccia delle arance avendo cura di lasciare un po’ di parte bianca. Mandare a bollore una pentola piena d’acqua e far cuocere le scorze d’arancia per una manciata di minuti (4/5). Ripetere l’operazione, che ha lo scopo di far perdere l’amaro alle bucce. Rimettere sul fuoco le scorzette con l’acqua e lo zucchero. Dal primo bollore, devono cuocere per una mezz’ora circa a fuoco moderato. Lasciarle nello sciroppo di cottura. Preparare una ciotola con lo zucchero semolato. Con una pinza prelevare poco a poco le scorzette in un piatto dopo averle scolate dello sciroppo in eccesso. Passarle una ad una nello zucchero ed appoggiarle su una griglia  come da foto.

Terminata l’operazione, lasciarle ad asciugare all’aria per circa due giorni. Si conservano a lungo nei barattoli di vetro con coperchio. Ma vi garantisco che non dureranno tanto.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *