Lezioni…di viaggio!

Il viaggio d’istruzione di più giorni è uno dei momenti più attesi da voi ragazzi, che vi accingete  a concludere  il percorso scolastico  del primo ciclo. Mentre i vostri professori  studiano i possibili collegamenti con la progettazione curricolare, con contenuti   da rendere appetibili durante il viaggio, voi  ragazzi  aspettate questo momento magico soprattutto  per  potervi divertire.

In realtà, il viaggio d’istruzione ha senso se realizza entrambe le aspettative,  diventando  un gradevole  momento di socializzazione e d’apprendimento,  fuori dall’edificio scolastico, ritenuto luogo “per eccellenza” di apprendimento.

Mi rivolgo a voi ragazzi  per riflettere su questa esperienza, che segnerà -mi auguro positivamente- i vostri ricordi, una volta salutata questa scuola. Proviamo ad immaginare cosa succederà.

Alla partenza, quando salirete  a bordo del pullman, se saprete cogliere i tratti del  volto dell’autista, vi accorgerete che non è molto felice di ospitarvi ….. i ragazzi eccitatissimi, come molle caricate al massimo, di solito,  gridano, fanno baldoria, non ascoltano, mangiano e sporcano, ridono senza motivo, scaraventano zaini dappertutto. Cercherà solidarietà ed aiuto dai  proff., che ci proveranno a calmare la vostra esuberanza, spesso riuscendoci, a volte faticando un po’.   Il viaggio proseguirà  tra  risate, canti ed assopimenti generali vista la levataccia; qualcuno proverà  ad alzarsi e a ballare nel corridoio del pullman, mentre  il prof. gli ordinerà di stare seduto per sicurezza. Gli stessi proff. faranno fatica, una volta giunti nelle città da visitare, a tenervi in gruppo per non perdervi, a tenere desta la vostra attenzione mentre la guida parla dei monumenti, ammirati per la prima volta dal vivo.  Sarà dura e i proff. vi inviteranno continuamente  a comportarvi degnamente, vigileranno affinchè non perdiate soldi e documenti. L’arrivo in albergo sarà un momento ad alta intensità confusionale.. Per molti -forse per tutti – costituirà  il primo reale assaggio di autonomia. L’assegnazione delle camere verrà accolta con gioia…. e anche con qualche delusione. Le  notti non passeranno  mai  per i professori.  Nessuno di voi  avrà la benché minima voglia di mettersi a dormire, sarà un gioco a nascondino infinito  per i corridoi, con porte che si aprono di soppiatto e tentativi di imbucarsi nelle stanze dei compagni. I professori faranno di tutto per arginare tutto questo. Ci riusciranno alle prime luci dell’alba, spesso  non per merito loro, ma semplicemente perchè crollerete sfiniti per riposarvi quelle poche ore che vi dividono dalla sveglia mattutina.  Per questo sembrerete vegetali al risveglio, muovendovi a fatica e  sbadigliando di continuo, ma dopo una mezz’ oretta comincerete a riprendere vita e colore. Per voi questi saranno i giorni più belli dell’ anno, forse i più belli mai vissuti: dei monumenti e delle chiese  vi importerà “quanto basta”, ma stare tutti insieme lontani  dagli sguardi dei genitori, dai divieti e dalle solite opprimenti abitudini sarà meraviglioso.   Ciò che conta è mettersi alla prova in un ambiente diverso, divertirsi tanto, ma anche emozionarsi  come ci si può emozionare alla vostra età. I tre giorni  passeranno in un lampo, ma resteranno dentro a ognuno di voi.  Ogni minuto verrà vissuto come qualcosa di importante. Sarà una tre giorni di verità e di crescita. I professori  lo sanno, lo hanno già sperimentato tante volte.  Recanati, Rimini, Ravenna, S. Marino staranno  lì, splendide e indifferenti come in  un depliant, a guardarvi mentre scattate le foto-ricordo insieme con i proff.  Un giorno le riguarderete  e direte… com’ ero giovane e imbranato, com’ ero stanco, come tutto mi aspettava al varco, come sono stati decisivi quei giorni….

Per questo – aggiungo io– non sprecateli….viveteli gioiosamente e spensieratamente, cercando di evitare   stupide bravate con conseguenze tali  da  annullare ogni desiderio di ricordo.

Sappiate che dietro a questa esperienza  c’è un lavoro organizzativo non indifferente, c’è un corpo docente che si è caricato di grandi responsabilità nell’assumere la funzione di accompagnatore, ci sono i sacrifici  economici di tutti i vostri genitori .

Non sprecate nulla, ma vivete con lo spirito giusto questo momento bellissimo.

Il resoconto che ne  scaturirà  sarà tenuto in debito conto in occasione dell’esame di stato,  che vi attende a breve.  Ho fiducia in voi.  E voi dimostrerete-ne sono certa– di meritarla.

Buon viaggio a tutti.

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